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Fonte: Infoaut.

Mercoledì 13 Febbraio 2013.

Studenti e studentesse delle scuole superiori oggi scendono in piazza in molte città italiane. Al grido “Non ci rappresenta nessuno” e “L’alternativa è nella lotta”, l’onda studentesca riconquista le piazze e le strade portando un messaggio chiaro in un momento preelettorale. Buona la partecipazioni di studenti e studentesse nelle piazze italiane, azioni di sanzionamento contro banche,cartelli elettorali e ministeri dell’istruzione.

Aggiornamento delle 13: Corteo terminato aTorino. Momenti di tensione sotto la Rai in via verdi. Rilasciato lo studente fermato, denunciato per aver imbrattato i muri di via Po con la scritta “NoTav”

Aggiornamento delle 12.15: A Roma il corteo è sfilato per le vie del centro, passando sotto il Campidoglio per poi andare a contestare nei pressi di Montecitorio la farsa elettorale in arrivo; il corteo è poi ripartito verso il Ministero di Grazia e Giustizia dove verrà ritematizzata e ricordata la giornata del #14n e le violenze poliziesche ad essa annesse. A Bologna il corteo va verso la conclusione al grido di “Parlate di nuovo ma puzzate di vecchio” e con roghi di tessere elettorali. A Pisa il corteo invade la sede del Tirreno al grido di “ci andiamo noi in prima pagina!” mentre a Bergamo assemblea finale di circa 200 persone al piazzale antistante la stazione rilancia sulla lotta nelle scuole. A Torino azione provocatoria della polizia che ferma studente, il quale senza documenti, viene trattenuto per essere identificato.
Aggiornamento delle 11.30: In tanti in piazza anche a Napoli dove ci si muove in corteo selvaggio sanzionando le banche, mentre a Bologna vengono bruciate le schede elettorali e sanzionata con lancio di uova la sede del comitato elettorale dei finiani. Contestazione e fumogeni alla cassa di Risparmio a Pisa, dove sono registrati alcuni contusi dovuti alle cariche poliziesche. Anche a Capua sanzionata sede di Mps, per poi andare a bloccare il ponte sul Volturno. Corteo anche a Cagliari, che cerca di puntare la sede di MontePaschi.
Aggiornamento delle 11:Partiti i cortei del #15f, con centinaia e centinaia di studenti in piazza in tutta Italia.
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Mentre la retorica del teatrino elettorale si avvia al suo zenit, il “paese reale“, concetto di cui si riempiono il più possibile a turno la bocca gli aspiranti premier, torna ad invadere le strade.  Sottotraccia si sedimenta sempre più nei licei e negli istituti tecnici una soggettività capace di andare oltre le sfilate autunnali, di cui invece sono protagonisti quei sindacatini studenteschi sinistroidi pronti a cancellarsi nelle piazze appena Bersani salirà al governo.Il soggetto studentesco è riuscito nell’ultimo anno ad essere tra i pochi gruppi sociali ad essersi battuto in prima persona contro le politiche del governo tecnico, in una fase di grande gelo dovuta allo shock del governo Monti che sta per terminare di fronte al ritorno del governo classicamente “politico”. La forte conflittualità mostrata in tutta Italia dagli scontri del #14n, l’ondata di occupazioni del #6d sono state solo alcune delle tappe di un percorso che vuole continuare sempre sul sentiero della lotta e della riappropriazione, cercando di portare con sè anche altri pezzi di soggettività conflittuale come il mondo dell’università se non quello del lavoro classico.  In tutta Italia, come già per il 5 ottobre, il 14 novembre e il 6 dicembre passati, scenderà in piazza quindi quella composizione che non crede ai diktat dell’austerità imposti da poteri così presenti e così distanti allo stesso tempo.  L’appello alla mobilitazione arriva dal network StudAut, fresco di rinnovo del proprio portale, e si riverbera nelle principali città d’Italia come spinta ad attraversare lo spazio elettorale con lo slogan “L’alternativa sta nelle lotte, non nel seggio elettorale!“.
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